L'itinerario

Il borgo storico in tappe

Il percorso nel borgo storico Fara in Sabina si snoda attraverso 12 punti di interesse che, all'interno, contengono due tipologie di contenuti:

  • drammaturgie
  • documentari

Nella mappa interattiva a lato trovate i Punti di Interesse (PoI) notevoli, segnalati con le due colorazioni.

Il percorso è libero ma viene anche suggerito un ipotetico itinerario attraverso un tracciato multicolore.

Buona passeggiata!


L'itinerario di Fara in Sabina è stato ideato e realizzato dal CNR ISPC e dal Teatro Potlach, la realizzazione tecnica è di SD Cinematografica.

Prologo - Annunciazione

Un angelo compare a un eremita all'inizio dei tempi, sul Monte Acuziano. Gli annuncia che sulla collina antistante sorgerà una città che si chiamerà Fara, dove si vivrà in pace e in armonia con la natura, in attesa di un re che farà ritorno…

Il viaggiatore #1

Un viaggiatore, arrivato a Fara Sabina, incontra una strano personaggio che si offre di guidarlo in un viaggio attraverso il borgo che lo porterà a riscoprire il senso della meraviglia. Si comincia dal teatro dove gli attori, attraverso i personaggi che hanno creato in tanti anni di spettacoli, si stanno preparando a rappresentare la "Fara invisibile".

Sul carattere dei Faresi #2

Trilussa, poeta romano ma ormai di casa qui a Fara Sabina, e Ariel, spirito del vento prestato dalla commedia shakespeariana “La Tempesta”, si affrontano in una piazzetta. Ariel, l'eterno spiritello sognatore è sospeso sui tetti e guarda il mondo dall'alto, osserva la forma della città e le abitudini dei suoi abitanti, fa magie. Trilussa ha i piedi ben piantati per terra ed esorta Ariel a scendere e prendere contatto con il mondo.

Piazza Forcina #3

Trilussa, accompagnato da un angelo, racconta la storia di questa piazza che si chiamava piazza Forcina per via delle prigioni che vi si affacciavano fino a dopo l'unità d'Italia. Immagina il lamento di quei poveri disgraziati a cui solo la luna teneva compagnia. Ma poi tutto è cambiato, botteghe artigiane, il trasporto pubblico... è arrivata la modernità!

Antonio #3a

Antonio è un artigiano restauratore del legno, di Fara Sabina. La sua bottega si affaccia su Piazza Garibaldi dove lo troviamo al lavoro, allietato dal canto degli uccelli.

Francesco #3b

Francesco appartiene ad un'antica famiglia di Fara, negli anni ha raccolto nella sua casa una collezione di oggetti dell'800 e del primo ‘900 che ci raccontano una cultura ormai scomparsa.

I Nobili di Fara #4

Trilussa, accompagnata dall'angelo, racconta e mostra i molti palazzi nobiliari a Fara, appartenuti alle famiglie romane degli Orsini, dei Farnese, dei Barberini... da queste potenti famiglie baronali provenivano gli abati commendatari della vicina e potentissima Abbazia di Farfa che hanno lasciato la loro impronta nel borgo.

Rocco si è svegliato #5

Rocco era un abitante di Fara in Sabina morto nel 1987 e vissuto in un momento di fervore della vita del paese e della sua comunità. Passava tutto il tempo all'osteria del paese. Ora si è appena risvegliato dal lungo sonno e non riconosce più la sua Fara, tutta vuota e silenziosa. Ma Ariel compie una magia e gli mostra il borgo popolato come era allora.

Alberto #5b

Alberto è lo storico appassionato di Fara, scrive e colleziona foto storiche, proseguendo una tradizione di famiglia e rappresenta "il tipico farese". Racconta come è avvenuto lo spopolamento del borgo, nel secondo dopoguerra. Molte cose si sono perse ma, dice, quassù si continua a vivere bene.

Disputa sui dialetti e sui saperi #6

Trilussa recita poesie davanti una piccola platea in una piazzetta. Alberto, inizialmente seduto un po' in disparte, mal sopporta la lingua romanesca di Trilussa e improvvisamente si accende, accusando il poeta di essere un forestiero in terra sabina. I due intraprendono una accesa disputa sui dialetti e sui cibi.

Piazza Duomo #7

Piazza duomo è il cuore del borgo, dove il sacro e il profano si incontrano: la cisterna dell'acqua pubblica, l'antico Monte Frumentario, il forno, il museo, i palazzetti nobiliari, la chiesa, e un panorama magnifico. Ariel si delizia e volteggia nella piazza, tessendo ghirlande da finestra a finestra, compiendo magie e trasformandole architetture del luogo.

Loredana #7a

Loredana gestisce il forno quattrocentesco di Fara, con suo fratello Angelo e altri abitanti del borgo. Era l'antico forno pubblico del borgo. Loredana racconta come questo forno sia l'espressione del suo forte legame con la famiglia, dalla quale ha imparato l'arte e la gestualità del fare il pane.

Pietro #7b

Pietro è venuto a vivere a Fara, da Roma. Nel suo palazzo ha raccolto una collezione d'arte africana straordinaria, frutto di cinquant'anni di vita trascorsi in Africa. Ci racconta il suo rapporto di serenità con il borgo, dove l'architettura vive in stupefacente equilibrio con la natura

Il castello #8

Fara ha un castello di nobili origini, più volte espugnato e ricostruito. Un tempo ospitava le tante attività del paese. Oggi è quasi in abbandono. Due imbonitori convincono la popolazione ad entrare, promettendo che lì dentro potrà trovare risposta a tutti i suoi desideri. Così gli abitanti cominciano a dar voce ai loro desideri, fin quando…

I Sabini ieri e oggi #9

Gli oggetti del museo di Fara in Sabina vengono proiettati sullo spazio esterno di Piazza Duomo. Uno spettacolo di video-mapping si anima sulle facciate dei palazzi, e viene raccontata la storia dei Sabini attraverso un dialogo drammatizzato fra due personaggi immaginari. Gli abitanti del borgo entrano nello spettacolo, anch'essi proiettati sui muri, e interagiscono con gli oggetti della loro passata cultura.

Il monumento sacro #10

Lo strano personaggio guida e l'angelo ci accompagnano attraverso la pineta, fino al monumento sacro dei caduti in guerra. Un tumulo recintato e scavato nel banco roccioso, dove gli abitanti del paese si prendono cura dei sentieri e dei fiori o cantano spensieratamente. Un luogo naturale fatto di roccia e memorie, all'ombra gentile dei lecci.

Eva #10a

Eva viveva a Roma ma si è trasferita a Fara. Si chiede quanto a lungo resterà in questo luogo sospeso nello spazio e nel tempo. Ha voluto costruire questo inedito ritratto del borgo, con i nuovi compagni di viaggio protagonisti delle storie, cercando di vivere la bellezza e promuoverla come un valore sociale comune.

Toto #10b

Toto quando era giovane faceva il fuochista alla Croce Rossa di Fara, come tante famiglie del borgo. Questo luogo era in origine un preventorio antitubercolare per bambini che venivano da tutta Italia. Oggi è in rovina ma è ancora pieno di fascino, in un paesaggio bellissimo.

Fuori Porta #11

Fuori porta è il luogo del pettegolezzo. Da qui passa obbligatoriamente chi entra e chi esce dal borgo, sottoposto agli inevitabili giudizi dei giocatori di carte e di coloro che bighellonano sul muretto. Il personaggio di Acab mette in scena una danza quasi tribale che rappresenta questo rito.

Il ritorno del carro #12

L'angelo e Ariel si trovano sul Belvedere e improvvisamente compare qualcosa nel cielo. È il presagio di qualcosa che si compie e che si celebrerà con il rito di ri-fondazione della città, all'insegna dell'immaginazione e della felicità.